L’antica arte del Tatuaggio Giapponese
La simbologia orientale con i suoi misteri e significati

Art World di Lara Selva

Vi siete mai chiesti cosa significhino le carpe, i leoni o i serpenti dello stile giapponese?

Per spiegarvelo dobbiamo fare un bel passo indietro nel tempo:
Uomini tatuati in volto con righe e marchi, compaiono in alcune rappresentazioni datate 5000 a.c., ipotizzandone un utilizzo esclusivo di riconoscimento per rango.
Ed è proprio da qui che nasce l’idea “malfamata” del tatuaggio, marchio distintivo di condannati e fuori legge.
Con il tempo però, l’utilizzo assunse forme più romantiche: per esempio gli amanti in segreto usavano tatuarsi un puntino su entrambi le mani, così da rappresentare la loro unione con la stretta di mano, oppure scriversi addosso il nome dell’amato reciprocamente in una pratica nominata Kishibori.

Per vedere il tatuaggio come una pratica legale dobbiamo aspettare la fine della Seconda Guerra Mondiale, nonostante ancora qualche generazione più anziana continua a non vedere di buon occhio chi mostra parte del corpo tatuato in pubblico, collegandolo alla tradizione mafiosa.

La tecnica tradizionale nominata “Tebori” consiste nell’utilizzo a mano di aghi intinti nell’inchiostro e collegati ad una canna di bamboo. Chi conosce e applica questa arte è ovviamente considerato un artista, i lunghi periodi di apprendistato da un maestro erano gli unici modi per conoscere questa antica arte.


Ecco tutti i simboli che vengono utilizzati tradizionalmente per raccontare una storia sulla pelle:

Dragone
colui che realizza i desideri, strettamente collegato al simbolo dell’acqua, per la cultura orientale è sinonimo di pace e saggezza.
Solitamente i tatuaggi partono dal soggetto centrale che è un drago, aggiungendo tutti gli altri.
Nella cultura giapponese esistono due tipologie di draghi: Yin e Yang, il bene e il male, quelli del mare e quelli del cielo.

La Geisha
A differenza di quello che si pensa, questo simbolo ha una grande valenza culturale, scansandosi completamente dall’idea occidentale della prostituta.
La Geisha è una donna molto preziosa, dal portamento elegante che possiede un’ampia conoscenza della musica, della poesia, della recitazione e della letteratura.
Per questo è molto spesso rappresentata come “persone delle arti” mentre danza e recita.
Essa ha un compito ben preciso: completare e celebrare l’uomo, rappresentando dedizione e profondità d’animo.
Nel tatuaggio quindi rappresenta la passione e la forza di volontà.


Carpa - Koi
Un’antica leggenda narra di una carpa, che risalendo una cascata, con forza raggiunge la Porta del Drago, dove viene trasformata dagli dei stupefatti, in un drago immortale (raffigurati anch’essi con le squame del pesce, da questa storia si merita il significato di coraggio e perseveranza, di buon auspicio per i nascituri.

Fiori di Ciliegio
Per secoli hanno accompagnato i samurai in battaglia, per ricordagli la precarietà delle loro vite, simbolo appunto di effimero e trascendenza della vita.

Samurai
Il termine deriva da “saburau” che significa servire o mettersi in disparte, erano infatti guerrieri molto devoti al proprio signore, addirittura fino a togliersi la vita.
Da qui il significato di giustizia, coraggio e onore.


Leone - Shishi
Un vero e proprio amuleto con gli spiriti malvagi detti Oni e quindi portatore di salute e prosperità.

Fiore di Loto - la purezza, la longevità e la rinascita fisica e spirituale, non poteva che essere rappresentata dal simbolo del Buddhismo

Serpente - Hebi
Al contrario della tradizione occidentale dove è connesso al maligno, questo animale in Oriente racconta di forza e acutezza.



Questi sono i soggetti principali, ma la tradizione nipponica è così ampia e affascinante, alla continua ricerca della perfezione e della bellezza.

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